In condominio è possibile procedere al distacco del servizio idrico nei confronti dei condomini non in regola con il pagamento delle spese. È infatti previsto all'articolo 63 delle disposizioni di attuazione del codice civile che per combattere la morosità è possibile escludere il condomino dall'utilizzazione di beni e servizi comuni suscettibili di godimento separato. Tuttavia il distacco del condomino da servizi di acqua e riscaldamento risulta una strada difficilmente praticabile sia per motivi tecnici che giuridici. Si rischia infatti di intaccare un diritto di rilevanza costituzionale come quello alla salute per tutelare, per contro, un diritto di contenuto meramente patrimoniale.
C'è inoltre da segnalare che il decreto del presidente del consiglio dei ministri del 29 agosto 2016 pubblicato in Gazzetta Ufficiale 14 ottobre 2016, che tuttavia non sembra essere direttamente applicabile condomini ma solo nei confronti degli enti eroganti servizio idrico, stabilisce in 50 i litri di acqua giornalieri ai quali si ha comunque diritto anche se non si è in regola con i pagamenti.
Tale decreto potrebbe rendere ancora più difficile il contrasto alla morosità condominiale. Infatti risulterà probabilmente più facile per i condomini morosi ottenere una tutela in giudizio al fine di evitare il distacco della propria utenza del servizio idrico condominiale dato che il riferimento al diritto ai 50 litri giornalieri sembra una conferma indiretta di quella giurisprudenza che garantisce la prevalenza al diritto alla salute del condomino moroso.
C'è inoltre da segnalare che il decreto del presidente del consiglio dei ministri del 29 agosto 2016 pubblicato in Gazzetta Ufficiale 14 ottobre 2016, che tuttavia non sembra essere direttamente applicabile condomini ma solo nei confronti degli enti eroganti servizio idrico, stabilisce in 50 i litri di acqua giornalieri ai quali si ha comunque diritto anche se non si è in regola con i pagamenti.
Tale decreto potrebbe rendere ancora più difficile il contrasto alla morosità condominiale. Infatti risulterà probabilmente più facile per i condomini morosi ottenere una tutela in giudizio al fine di evitare il distacco della propria utenza del servizio idrico condominiale dato che il riferimento al diritto ai 50 litri giornalieri sembra una conferma indiretta di quella giurisprudenza che garantisce la prevalenza al diritto alla salute del condomino moroso.
Nessun commento:
Posta un commento